Covid-19, Rossi: "Qui da noi allo stato attuale il vero problema è la normale influenza"

Il rpesiente della Regione: "La mortalità della normale influenza stagionale è superiore, neanche paragonabile a quella causata in Cina dal Coronavirus".

Covid-19, Rossi: "Qui da noi allo stato attuale il vero problema è la normale influenza"
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Covid-19, Rossi: "Alzare attenzione e prevenzione, ma prima di tutto combattere paura, ignoranza e pregiudizio".

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"Al momento non c'è nessun allarme, nessun caso di nuovo Coronavirus tra persone di ritorno dalla Cina. Quindi, certo, dobbiamo alzare il livello di attenzione e di prevenzione, ma prima di tutto combattere la paura, l'ignoranza, il pregiudizio, i fenomeni di razzismo".

Con queste parole il presidente Enrico Rossi ha aperto la conferenza stampa tenuta oggi in Palazzo Strozzi Sacrati, in occasione della firma del protocollo di collaborazione con il console cinese Wang Wengang, per avviare all'Osmannoro un ambulatorio dedicato, per la pronta diagnosi di casi sospetti di Covid-19. Alla firma erano presenti anche Paolo Morello Marchese e Renzo Berti, rispettivamente direttore generale e responsaabile della prevenzione della Asl Toscana centro.

"Qui da noi allo stato attuale il vero problema è la normale influenza, non il Coronavirus - ha voluto chiarire subito il presidente - La mortalità della normale influenza stagionale è superiore, neanche paragonabile a quella causata in Cina dal Coronavirus. Quindi rinnovo, ormai per l'anno prossimo, l'appello a vaccinarsi contro l'influenza normale, che ogni anno miete migliaia di vittime. La differenza tra influenza normale e Coronavirus è che per il secondo non c'è ancora il vaccino. La mancanza del vaccino impone misure precauzionali, già prese dalla Repubblica popolare cinese con grande determinazione. In Toscana - ha ricordato Rossi - abbiamo una vasta comunità cinese, competiamo con Milano e Roma, una comunità molto importante per l'economia toscana. E' giusto quindi usare una serie di precauzioni, che prendiamo per mettere tutti in sicurezza, cittadini cinesi e italiani".

Nuovo Cornonavirus sfida per la comunità internazionale

"Il nuovo Coronavirus è una sfida non solo per la Cina, ma per l'intera comunità internazionale - ha commentato il console Wang Wengang - Ma il virus è sotto controllo e si può guarire. Non si deve avere timore perché, come ha detto il presidente Rossi, è meno mortale di quello dell'influenza stagionale. A Wuhan la mortalità è del 2%, nel resto della Cina dello 0,49%. E nel resto del mondo ci sono stati solo tre casi di mortalità. Sono d'accordo con il segretario generale dell'Oms: realtà invece di timore, scienza invece che notizie false. In Italia emergono casi di razzismo. Ci fa piacere che il presidente Mattarella abbia visitato una scuola cinese e organizzato un concerto, e che il sindaco Nardella abbia abbracciato cittadini cinesi".

"Subito dopo lo scoppio dell'epidemia - ha aggiunto Wang Wengang - il governo cinese ha messo al primo posto l'incolumità e la salute del popolo cinese. Noi siamo fiduciosi di vincere questa lotta contro il virus. In Cina, a parte la regione di Hubei, i casi sono già in calo per l'undicesimo giorno consecutivo. Il governo cinese condivide informazioni e aggiornamenti sul virus con la comunità internazionale, in modo trasparente e responsabile. Qui il consolato tiene contatto stretto con le autorità regionali, abbiamo fatto numerose riunioni per discutere il lavoro da fare. Uno dei risultati della nostra collaborazione è l'imminente apertura di questo ambulatorio all'Osmannoro. Ora stiamo cercando un'altra sede per istituire un ambulatorio dedicato anche a Prato. Voglio ringraziare la Regione e le autorità sanitarie per l'aiuto che stanno dando alla comunità cinese. Il consolato è a disposizione per tutte le misure di prevenzione necessarie per contrastare il virus e proteggere l'incolumità e la salute di tutti i cittadini, non solo cinesi, ma anche italiani. Sono convinto che con l'impegno di tutti si potrà vincere questa lotta contro il virus".

Siamo attrezzati

"Se dovessero emergere problemi siamo pronti ad affrontarli nel modo migliore possibile - ha concluso Rossi - Siamo particolarmente attrezzati per i problemi respiratori, in occasione della Sars ci dotammo di 250 macchine per la respirazione artificiale. Fermo restando che tutti i provvedimenti necessari sono stati presi, in un mondo interconnesso come il nostro, la strada giusta per affrontare questi fenomeni è quella della collaborazione, della solidarietà, dell'umanità e del governo globale".

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