Primi sfratti per le case popolari

Il lavoro del comune di Pieve a Nievole è stato effettuato in collaborazione con Spes, la società pubblica che si occupa della gestione degli alloggi popolari per la provincia di Pistoia.

Primi sfratti per le case popolari
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Arrivano i primi sfratti per le case popolari di Pieve a Nievole. Diolaiuti: “Ci dispiace, ma è un atto di legalità e correttezza”.

Primi sfratti per le case popolari

Dopo mesi di verifiche, controlli, avvertimenti, arrivano i primi sfratti per gli inquilini delle case popolari di Pieve a Nievole non in regola con le norme per l’assegnazione. Non certo provvedimenti punitivi, ma atti di giustizia per casi molto particolari, dove gli inquilini hanno avuto tutte le opportunità per regolarizzare la propria posizione, trovando nell’amministrazione comunale un interlocutore serio e disponibile, ma fermo nel pretendere il rispetto delle regole e della correttezza.

Le parole del Sindaco

“Sono quelle situazioni che dispiacciono a livello umano – sostiene il sindaco di Pieve a Nievole Gilda Diolaiuti– ma si tratta di casi in cui gli inquilini hanno cercato di fare un po’ i furbi. Infatti prima di arrivare a questo passo estremo, sono stati effettuati molti passaggi per cercare una soluzione positiva, nell’ambito delle regole. E’ il caso del primo sfratto, con l’atto ufficiale che è esecutivo da sabato e che sarà eseguito a breve ,per una famiglia che, nonostante gli atti e i documenti dimostrassero inequivocabilmente che  avesse la possibilità di pagare, non lo ha fatto, accumulando una morosità rilevante. A questo ne seguiranno altri, perché chi perde i requisiti toglie ad altri la legittima possibilità di ottenere una casa popolare, secondo graduatorie pubbliche e trasparenti”.

Perdita requisiti

Il lavoro del comune di Pieve a Nievole è stato effettuato in collaborazione con Spes, la società pubblica che si occupa della gestione degli alloggi popolari per la provincia di Pistoia. I motivi che portano alla perdita di requisiti per avere diritto a una casa popolare, e quindi l’obbligo a lasciare quella assegnata, sono essenzialmente la  morosità, fatto grave perché i canoni di affitto sono molto contenuti e comunque assolutamente proporzionali all’isee, che fotografa la situazione patrimoniale e reddituale della persona e della famiglia, il fatto di ospitare persone esterne al nucleo familiare  senza la necessaria autorizzazione e la modifica delle condizioni economiche dell’assegnatario.

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