Attività intensa per gli "Angeli della Neve" ad Abetone: tutte le persone tratte in salvo

Il bilancio dell'ultimo weekend di soccorsi sulle piste da sci del comprensorio dell'Abetone per gli "Angeli della Neve" della Polizia di Stato: anche se non nevica e le presenze sono in calo, non ci si annoia in quota.

Attività intensa per gli "Angeli della Neve" ad Abetone: tutte le persone tratte in salvo
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Gran lavoro nel fine settimana per gli Angeli della Neve, gli 8 poliziotti del Servizio di Sicurezza e Soccorso in montagna presenti al Distaccamento della Polizia di Stato dell’Abetone. In particolare gli operatori della Polizia di Stato hanno effettuato tre delicati soccorsi.

Angeli della Neve, l’attività del weekend del 15 e 16 febbraio 2020

Il primo ha riguardato un 42enne fiorentino, che valutando male la traiettoria di una curva, sulla pista passo d’Annibale, fuoriusciva a velocità sostenuta dal manto nevoso scivolando per circa 20 metri fuoripista su fondo ghiacciato procurandosi la frattura dell’omero sinistro. Trasportato a valle con il toboga veniva prelevato dall’ambulanza e successivamente trasportato in elisoccorso in ospedale per le cure del caso.

L’altro delicato soccorso è stato prestato ad una dodicenne pisana che giocando all’esterno del rifugio le terazze scivolava su fondo ghiacciato, in quanto non munita di idonee calzature, andando a finire in un canale 50 metri più a valle. Il padre nel tentativo di soccorrerla scivolava anch’esso nel canale. Visto il luogo impervio entrambi venivano soccorsi con l’impiego di tecniche alpinistiche e manovre di corda. Il padre, illeso, veniva recuperato a monte e la ragazza, che aveva riportato una contusione alla gamba destra ed una escoriazione al volto, veniva spinalizzata e caricata sul toboga. Successivamente trasportata a valle, soccorsa dall’ambulanza ed in seguito dopo visita medica trasportata con elisoccorso al Mayer di firenze per ulteriori accertamenti.

Infine il personale del Distaccamento del Servizio di Sicurezza e Soccorso della Polizia di Stato è intervenuto in soccorso ad uno sciatore il quale, caduto in pista, è scivolato inesorabilmente fuori dal margine sciabile in un canale ghiacciato adiacente alla pista, finendo la precipitosa caduta contro degli arbusti. Durante lo scivolamento il malcapitato urtava inevitabilmente contro le rocce affioranti ed il duro manto ghiacciato del fondo del canale. Il personale intervenuto prontamente provvedeva al delicato e difficile recupero utilizzando per le condizioni critiche dell’ambiente completamente ghiacciato attrezzatura e tecnica alpinistica che permetteva in sicurezza di procedere all’ immobilizzazione dell’infortunato.

Lo stesso, ricondotto in pista veniva trasportato a valle e affidato al personale medico della Misericordia di Abetone, per essere poi trasportato presso l’ospedale di Cisanello (Pisa) tramite elisoccorso Pegaso dove sono state riscontrate numerose fratture al volto, al braccio sinistro, contusioni multiple alla schiena con interessamento lesivo anche della milza.

Nell’occasione si ricorda che il Distaccamento del servizio di Sicurezza e Soccorso in montagna della Polizia di Stato è operativo dal 18 dicembre sulle piste della zona “Ovovia” – “Pulicchio” gestite dalla società Abetone Funivie S.p.A. e presso le piste della zona Val di Luce, gestite dalla Società Val di Luce S.p.A.
L’attività degli operatori, caratterizzata dalla costante giornaliera presenza e pattugliamento del comprensorio sciistico, è sempre più finalizzata al controllo preventivo del comportamento degli utenti delle piste e dei frequentatori dei rifugi in un’ottica di prossimità e vicinanza al cittadino, al fine di proporre sempre di più la figura del poliziotto, anche nell’ambiente di montagna, come una professionale figura a cui fare sicuro riferimento anche per un semplice consiglio.

Quest’anno, l’attività degli operatori è risultata fortemente condizionata dall’anomalo andamento metereologico della stagione. Il periodo, infatti, si è caratterizzato dalla pressoché totale assenza di precipitazioni nevose.
Nonostante tutto l’attività sciistica, benché in modo sostanzialmente ridotto, è stata garantita dalla produzione di neve artificiale grazie all’utilizzo dei cannoni sparaneve.
La mancanza di neve naturale pur se ha portato ad una consistente diminuzione dell’afflusso turistico, ha comunque causato innumerevoli interventi in pista a causa delle condizioni e della particolarità del manto nevoso, che, composto prettamente da neve artificiale, ha determinato la naturale formazione di lastre di ghiaccio rendendo più difficoltosa ed insidiosa la sciata.

Moltissimi sciatori, per tale motivo, sono stati trovati o segnalati in difficoltà (vuoi per cause tecniche, vuoi per sopravvenuti stati di paura) i quali soccorsi ed assistiti, venivano ricondotti in sicurezza a valle.
Nonostante le condizioni di “neve difficile”, nella casistica infortunistica, anche grazie all’impagabile attività di prossimità ed informazione svolta quotidianamente dai nostri Angeli della Neve – ha spiegato la Polizia di Stato in una nota – non sono stati registrati interventi la cui gravità ha determinato apprensione sociale ed eco mediatico caratterizzandosi nella generalità in infortuni legati alla normale attività sciistica, come le distorsioni agli arti inferiori e superiori e le contusioni dovute agli impatti con il manto nevoso durante le cadute. Limitati sono risultati gli interventi per traumi cranici la cui gravità determinava successivamente l’utilizzo dell’elisoccorso Pegaso, in gran parte arginati grazie all’utilizzo del casco protettivo, oggi sempre più usato (la normativa prevede l’obbligo fino ai 14 anni di età, Legge 363/93; Solamente un minore degli anni 14 è stato sorpreso a sciare senza il previsto casco protettivo per cui veniva contestata la prevista sanzione amministrativa per la violazione accertata.

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