“La chiesa dell’autostrada”: presentazione alla libreria Cattolica

“La chiesa dell’autostrada”: presentazione alla libreria Cattolica
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Appuntamento il 30 ottobre  alle 17,30 presso la libreria Cattolica a Prato dove verrà presentato per la prima volta il libro di Bulletti. Interverranno: il rettore della chiesa dell’autostrada, don Vincenzo Arnone,  l’architetto Angelo Formichella, Alessandro Attucci e Monica Attucci presidente e direttore della Casa editrice Attucci che ha pubblicato il libro.

“La chiesa dell’autostrada”

Andrea Bulletti, 74 anni, che oggi vive a Carmignano, ha studiato a Bologna dove ha avuto modo di conoscere l’architetto Michelucci che ha realizzato la chiesa vicino alla quale dovrebbe sorgere il nuovo tempio buddista.
Sarà lui insieme al rettore della chiesa oggi e al direttore e al presidente della casa editrice a presentare il volume che ripercorre la storia, affascinante, di questa grande opera.

«All’epoca in cui ho frequentato io - spiega Bulletti - a Bologna non c’era la facoltà di architettura e a Firenze avevano quella ma mancava ingegneria. A Bologna pensarono di sopperire a questa mancanza creando un istituto che affidarono proprio a Michelucci che, come scrivo nel mio libro, se ne era andato d Firenze sbattendo la porta. Quando ho iniziato a frequentare io lui era appena andato in pensione ma ogni tanto tornava in facoltà e assistevo volentieri ai suoi incontri. E’ così che ho avuto modo di conoscerlo. Questa che ha realizzato è una chiesa che mi ha sempre affascinato. Ho voluto realizzare questo volume per rendere omaggio a questo grande architetto, ingiustamente dimenticato e l’ho fatto scrivendo di questa chiesa a cui Michelucci con il suo lavoro è riuscito a rendere quella religiosità vera che si respira appena la si vede e una volta entrati. Un volume che ho dedicato a mio nipote che quando ho iniziato il libro, un anno fa, aveva appena un anno. A lui e a tutti i bambini perché imparino a ricordare il passato per vivere il presente e costruire il futuro».

Ricordare il passato e i grandi architetti che hanno costruito il mondo come lo vediamo oggi, e tra questi lo stesso Michelucci.
«Alcuni anni fa Sgarbi tuonò in un’intervista: “Basta con questi architetti atei”. Ma non sa che Michelucci era fortemente credente e in quella chiesa c’è tutta la sua religiosità. Una religiosità che era avanti rispetto alle ideologie del tempo, molto simile a quella di papa Francesco oggi. Anche per questo penso che sarebbe stato contento di sapere che accanto alla chiesa che lui aveva realizzato per tutti i pellegrini perché trovassero conforto, verrà realizzato un tempio buddista. Era una persona aperta, seguace dei preti operai, molto vicino a don Milani. Nel mio libro infatti ho riportato anche alcuni aneddoti, come il fatto che lui stesso non andò alla cerimonia per la consacrazione della chiesa perché la Diocesi non aveva invitato don Milani».

 

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