Domani David Sassoli a Prato

La Rete Il futuro che sogniamo lancia il suo manifesto.

Domani David Sassoli a Prato
Pubblicato:

Insieme padre Bormolini, Vannino Chiti, Osama Rashid e l’Imam Izzedin Elzir. “Un nuovo umanesimo ripartendo dalle comunità locali e dalla spiritualità”.

Domani David Sassoli a Prato

La rinascita dell’Europa deve partire dalle comunità locali e dai borghi, dalla concretezza della quotidianità delle persone, dalle loro relazioni reali e non virtuali. Il tema è suggestivo e provocatorio e sarà al centro, domani a partire dalle 18,30, di un confronto a tutto campo con David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, che si svolgerà a Prato al Monastero San Leonardo al Palco.

L’iniziativa è promossa, insieme alla comunità dei Ricostruttori, dalla Rete Il futuro che sogniamo che raccoglie un nutrito drappello di persone - diversi sindaci e i rappresentanti delle grandi religioni della Toscana – che proprio in questa occasione lancia il Manifesto per il futuro che sogniamo, a partire da dove viviamo, scritto da un gruppo trasversale di persone “animate dal desiderio di contribuire a generare una nuova visione dell’Italia”.

Le firme

Il manifesto porta le firme già di oltre 30 persone, tra cui i sindaci di alcune città toscane e i rappresentanti delle grandi religioni. Ci sono Vannino Chiti; i sindaci di Prato, Lucca e Capannori (Matteo Biffoni, Alessandro Tambellini e Luca Menesini), Ugo Biggeri, ex presidente di Banca Etica, l’assessore fiorentino Alessandro Martini, la consigliera regionale Ilaria Bugetti e l’assessore pratese Benedetta Squittieri, il sindaco di Cantagallo Guglielmo Bongiorno. Con padre Guidalberto Bormolini, hanno contribuito alla redazione del manifesto l’imam di Firenze Ezzedin Elzir, il rabbino emerito Joseph Levi, Osama Raschid, segretario generale della Scuola di alta formazione per il dialogo interreligioso e culturale.

“Questo manifesto è un cantiere aperto di persone diverse per esperienza, cultura e visione, che condividono alcune scelte”, ha spiegato stamani Vannino Chiti presentando a Prato il manifesto con padre Guidalberto Bormolini, Ilaria Bugetti, Rashid Osama e l’imam Izzedin Elzir. Quali sono queste scelte? La preoccupazione per questa fase storica che non vuole diventare rassegnazione, la condivisione della Laudato sì di papa Francesco che rappresenta una chiamata alla responsabilità per il futuro, il ruolo determinante delle comunità locali nel cambiamento.

L'idea alla base del manifesto

L’idea del manifesto è nata nelle scorse settimane a margine del Festival Economia e Spiritualità, promosso dai Ricostruttori. “Siamo convinti che c’è la necessità di un nuovo umanesimo, la rinascita d’Europa parte dalle comunità, dalle persone, da una rinnovata spiritualità che spinga le coscienze”, ha affermato padre Bormolini.

Ilaria Bugetti ha parlato della “necessità di una rete che parta dal basso, forte perché dà spazio e voce alle comunità locali, alle persone”. Da Osama Rashid è venuto un appello per l’Europa.

“Abbiamo bisogno dell’Europa unita, il mondo ha bisogno di un’Europa unita per favorire pace e integrazione”, ha detto.

Mentre l’imam Izzedin Elzir ha messo in evidenza che “non è casuale che il manifesto per un nuovo umanesimo parta dalla Toscana, chiamando tutti a condividere la responsabilità del futuro”.

Quella che viene proposta nel manifesto è una sorta di rivoluzione pacifica con quattro capisaldi: comunità locali, spiritualità con apertura a tutte le religioni, accoglienza e sostenibilità. Si tratta di una chiamata alla responsabilità personale di tutti, ad abbandonare senso di impotenza e paura per svolgere un ruolo attivo, proprio nelle comunità dove ciascuno vive. “Le comunità locali rappresentano la forma di convivenza più adatta a reggere le sfide sociali, ambientali ed economiche del Terzo Millennio e a innescare un salto di qualità della coscienza collettiva, a fare bene le cose buone”, si sottolinea nel manifesto.

L'intervento di Sassoli

E il nuovo Umanesimo europeo è il tema che il presidente David Sassoli tratterà nel suo intervento. Alle 19 sono previsti i saluti di Barbara Carrai per i Ricostruttori, del vescovo Giovanni Nerbini, del sindaco Matteo Biffoni, di Marco Wong per la Comunità buddista cinese, di padre Mihai Anton per la Comunità ortodossa romena, dell’Imam Ahmad Mofeed per la Comunità islamica. Dopo un’introduzione di Ilaria Bugetti, vicepresidente della Seconda commissione della Regione Toscana, si comincia il confronto su la nuova Europa delle comunità con padre Guidalberto Bormolini dei Ricostruttori che interviene sulla Laudato sì e sul progetto del Borgo di Mezzana, con Vannino Chiti che illustrerà il manifesto sul futuro che sogniamo, con Mario Biggeri, docente di Economia dello sviluppo all’Università di Firenze, che parlerà del centro di ricerca su economia e spiritualità che avrà sede a Prato e con rabbino Joseph Levi, presidente della Scuola per il dialogo interreligioso, che rifletterà su l’Europa delle religioni e delle comunità. Sarà David Sassoli a tirare le conclusioni con il suo intervento.

Di seguito l’elenco dei firmatari, che hanno sottoscritto il manifesto a titolo personale:

Alessandro Agostini, Presidente Associazione “Direzione Europa”,Gabriella Arcadu, Direttore 4change, consulente Nazioni Unite, Massimo Bergamasco, Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa,  Gabriele Bianchi, Consigliere Regione Toscana,Matteo Biffoni, Sindaco di Prato, Mario Biggeri, Università di Firenze, Ugo Biggeri, Presidente di Etica sgr, già Presidente di Banca Etica,  Guglielmo Bongiorno, Sindaco di Cantagallo, Guidalberto Bormolini, monaco Ricostruttore nella preghiera, Ilaria Bugetti, Consigliere della Regione Toscana e Segretario dell’AICCRE, Francesco Cecchetti, Assessore alla Cultura a Capannori, Andrea Cecconi, presidente Fondazione Ernesto Balducci, Vannino Chiti, già Ministro e già Presidente della Regione Toscana, Imam Izzeddin Elzir, Vice-presidente della Scuola fiorentina di dialogo, Consigliere nazionale dell’Unione delle Comunità Islamiche d’Italia, Grazia Francescato, leader ambientalista, già Presidente del WWF Italia e dei Verdi, Renzo Funaro, Presidente Associazione Opera del Tempio Ebraico di Firenze,  Rav Joseph Levi, Rabbino capo emerito di Firenze, presidente scuola  fiorentina per l'educazione al dialogo interreligioso FSD, Osman Mohamed Gaal, Presidente della Comunità Somala in Toscana, già Vice Presidente della Consulta Regionale per Immigrazione presso la Regione Toscana,  Svamini Hamsanandha Ghiri, Vicepresidente dell’Unione Induista Italiana, Alessandro Martini, Assessore Comune di Firenze, già Direttore della Caritas Firenze, Giuseppe Mascambruno, giornalista e già direttore de La Nazione, Luca Menesini, Sindaco di Capannori,  Rosa de Pasquale, già Capo Dipartimento per il sistema educativo, di istruzione e di formazione del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Francesco Poggi, già Sindaco di Borgo a Mozzano, Mario Primicerio, Presidente della Fondazione Giorgio La Pira, Osama Rashid, Vicepresidente della Camera di Cooperazione Italo-Araba e Segretario generale della Scuola Fiorentina di Alta Formazione per il Dialogo Interreligioso e Interculturale, Filippo Scianna, Presidente dell’Unione Buddhista Italiana, Kuassi Roger Sessou, coordinatore dell’Unione delle Comunità Africane d’Italia, Benedetta Squittieri, Assessore Comune di Prato al bilancio, alla programmazione finanziaria e agenda digitale,  Alessandro Tambellini, Sindaco di Lucca, Simone Tani, Fondazione per la ricerca e innovazione, Ilaria Vietina, Assessore Comune di Lucca alle politiche formative, alle politiche di genere e alla continuità della memoria storica.

LEGGI ANCHE: ASSALTO AL BANCOMAT DI HIDRON

Seguici sui nostri canali